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Sul territorio


LA STORIA DI UN MITO IL RALLY 4 REGIONI


Nato nel lontano 1971 da un gruppo di appassionati dell’AC Pavia, abilmente capitanati da Benedetto Pelliccioni e da Siropietro Quaroni, il Rally 4 Regioni è diventato un segno indelebile nel panorama rallistico italiano e internazionale. Pochi ricorderanno infatti che nel 1976 il Rally 4 Regioni era riserva per il campionato mondiale.


Quaroni, sportivo, lungimirante e carismatico, riuscì con questa gara ad introdurre innovazioni pionieristiche in questa specialità: basti ricordare le “ronde”, introdotte nel 1976 e, nel 1981, il “circuito di Cecima”.


Il 4 Regioni, che nelle prime edizioni partiva da Pavia, ha poi trovato la sua collocazione ideale al parco di Rivanazzano – Salice Terme.


Restando sempre fedele al suo nome, il Rally 4 Regioni, si snodava per le strade di Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna con un percorso mai inferiore al 1000 km (ad eccezione dell’edizione del 1986), arrivando a misurare anche 1656 km nella prima edizione del 1971.


Le prove speciali del 4 Regioni sono sempre state caratterizzate da curve mozzafiato e meravigliosi tornanti. Come non citare le prove di Rocca Susella, Oramala, Castellaro, Penice, Cerro, Pometo, Pradovera e tante altre ancora; strade su cui le macchine sfrecciavano immerse in splendidi e colorati territori.


Oltre che per il Campionato Italiano Rally, dal 1975 il 4 Regioni è diventato valido anche per il Campionato Europeo Conduttori vedendo iscritti da diverse nazioni europee. Insieme ai grandi vincitori italiani come Paganelli- Russo, Ballestrieri-Maiga, Munari-Mannucci, Carello-Perissinot, Bettega- Perissinot, “Lucky” Battistolli-Penariol, Biasion-Siviero, Vudafieri-Pirollo e Ormezzano-Mello, non possiamo dimenticare Lampinen-Davenport, Darniche-Mahé, Beguin-Lenne e Andruet-Emanuelli.


Come non citare poi i locali che si sono succeduti nelle varie edizioni e che spesso hanno dato filo da torcere ai ben più blasonati concorrenti nazionali: primo tra tutti, l’indimenticato Alberto Alberti, e per citarne alcuni Vistarini, Raimondi, Brambilla, Mosconi, Tarditi, Rossi, Codognelli, Rancati, Musti, Fiori, Scattolon, Contardi, Buscone, Ghezzi e Masnata.


Il Rally 4 Regioni è sempre stato caratterizzato da percorsi lunghi, impegnativi e che mettevano a dura prova vetture ed equipaggi: il 1972 vide 122 iscritti, 101 partiti e solo 26 arrivati. Ciononostante, il fascino esercitato da questo rally ha sempre ammaliato molti piloti avendo sempre un ottimo numero di iscritti come i 203 del 1979 e addirittura 224 iscritti nell’edizione 1974.


Oltre ai già citati vincitori, il Rally 4 Regioni ha visto sulla propria pedana di partenza equipaggi di fama europea e italiana che hanno contribuito a rendere grande l’immagine di questo indimenticabile rally.


IL MITO CONTINUA

La grande storia, l’emozione, lo sport, il territorio sono ancora protagonisti . Non si tratta di parole di rito e di slogan promozionali, ma dell’effetto, quello vero, del ritorno del Rally 4 Regioni, quell’evento unico e indimenticabile che ha scritto le più belle pagine dei motori nella nostra provincia e in tutta Europa. Si è lavorato con impegno, costanza, massima attenzione per tutti i dettagli, mettendoci competenza e passione. Si sono cercate risorse e collaborazioni per seguire e rinforzare la fondamentale linea tracciata dal grande Siropietro Quaroni. Le famose prove di Cecima e Pozzol Groppo, quelle difficili e impegnative di Oramala e Castellaro, nomi che in tutta Europa incutono rispetto e portano alla mente curve spettacolari. Questi mi sembrano davvero i presupposti per una manifestazione sportiva di successo, capace anche di dare visibilità a tutto il territorio e alle sue incredibili potenzialità. Ed è quindi naturale ringraziare le istituzioni e i comuni, i partner pubblici e privati, quanti si sono spesi per organizzare e promuovere il Rally 4 Regioni, ; davvero tanti, gli equipaggi, i tecnici, i commissari, tutti coloro che sono coinvolti sul piano tecnico e sportivo. Ma il ringraziamento più grande va a voi che continuate ad amare il 4 Regioni, che magari siete nati con questa gara nel cuore e oggi la vedete rinascere: con il vostro sostegno e la vostra partecipazione. AC Pavia potrà continuare il suo instancabile lavoro e portare il Rally 4 Regioni a riconoscimenti sempre maggiori.


 IL PRESIDENTE


 Marino Scabini